Premesso che la febbre e' un sintomo e non una malattia, e che rappresenta un mezzo di difesa da parte dell’organismo all’aggressione di germi (batteri o virus), la stessa va contrastata solo quando particolarmente alta o disturbante per il bambino o quando lo stato generale e' compromesso.
La temperatura corporea puo variare da persona a persona e, soprattutto nei bambini puo' aumentare in seguito ad attivita' fisica, assunzione di pasti o bevande calde, temperatura ambientale elevata, sudorazione eccessiva; generalmente si parla di “rialzo termico” quando la temperatura corporea e' compresa tra i 37.5°C ed i 37.9°C, mentre di vera e propria “febbre” quando la temperatura e' superiore ai 38°C.
- Come si misura la temperatura corporea ad un bambino?
In eta' inferiore ai due anni e' preferibile la misurazione per via rettale con un comune termometro digitale che emette un beep al termine della misurazione, scalando 5 linee dal risultato ottenuto (es:38=37.5).
In eta' superiore ai due anni si puo' misurare anche a livello ascellare o inguinale, ed in questo caso la temperatura andra' letta dopo 5 minuti.
Recentemente sono stati introdotti i sistemi di misurazione con il termometro timpanico da introdurre nel canale auricolare, dove la temperatura e' rilevabile in pochi secondi; sono molto comodi, ma un po’ meno affidabili soprattutto nei lattanti.
Cosa fare in caso di febbre?
- Non coprire eccessivamente il bambino, anzi spogliarlo in caso di febbre alta;
- Far bere il bambino;
- Se la febbre causa irrequietezza, dopo aver consultato il medico, somministrare un “antipiretico”. Cosa NON fare in caso di febbre
- Non forzarlo a mangiare se non vuole;
- Non costringerlo a letto se desidera muoversi;
- Non effettuare bagni freddi, spugnature, frizioni della cute con acqua perche' servono solo ad infastidire il bambino;
- Non somministrare ulteriori farmaci (cortisone, ecc.) col solo scopo di abbassare la temperatura.
Falsi miti
• E' scientificamente dimostrato che la febbre, anche alta, non provoca nessun danno all’organismo umano, a meno che non superi i 43°C;
• La febbre alta non indica una gravita' maggiore;
• L’antibiotico non e' un antipiretico;
• Se l’antipiretico non abbassa la febbre (come spesso succede) non si ha una situazione di allarme.
In eta' inferiore ai due anni e' preferibile la misurazione per via rettale con un comune termometro digitale che emette un beep al termine della misurazione, scalando 5 linee dal risultato ottenuto (es:38=37.5).
In eta' superiore ai due anni si puo' misurare anche a livello ascellare o inguinale, ed in questo caso la temperatura andra' letta dopo 5 minuti.
Recentemente sono stati introdotti i sistemi di misurazione con il termometro timpanico da introdurre nel canale auricolare, dove la temperatura e' rilevabile in pochi secondi; sono molto comodi, ma un po’ meno affidabili soprattutto nei lattanti.
Cosa fare in caso di febbre?
- Non coprire eccessivamente il bambino, anzi spogliarlo in caso di febbre alta;
- Far bere il bambino;
- Se la febbre causa irrequietezza, dopo aver consultato il medico, somministrare un “antipiretico”. Cosa NON fare in caso di febbre
- Non forzarlo a mangiare se non vuole;
- Non costringerlo a letto se desidera muoversi;
- Non effettuare bagni freddi, spugnature, frizioni della cute con acqua perche' servono solo ad infastidire il bambino;
- Non somministrare ulteriori farmaci (cortisone, ecc.) col solo scopo di abbassare la temperatura.
Falsi miti
• E' scientificamente dimostrato che la febbre, anche alta, non provoca nessun danno all’organismo umano, a meno che non superi i 43°C;
• La febbre alta non indica una gravita' maggiore;
• L’antibiotico non e' un antipiretico;
• Se l’antipiretico non abbassa la febbre (come spesso succede) non si ha una situazione di allarme.